Mauro Vegni a Cosmobike: “La tappa di Feltre? L’ultima chiamata per gli scalatori” 

E Manifattura Valcismon presenta la maglia commemorativa dedicata alla tappa e all’arrivo di Verona

            Sono state presentate questa mattina a CosmoBike, la Fiera del ciclo di Verona, le tappe venete del Giro d’Italia assente Luca Zaia per un piccolo infortunio, al suo posto lo rappresentava l’assessore ai trasporti Elisa De Berti accanto a lei Mauro Vegni direttore del Giro d’Italia, Paolo Belluno direttore di Rcs Sport, a fare gli onori di casa il sindaco di Verona Federico Sboarina. Per la tappa bellunese c’erano il presidente della Provincia Roberto Padrin, il vicesindaco di Feltre Alessandro Del Bianco e l’amministratore di Manifattura Valcismon Alessio Cremonese. Accanto a loro i tre campioni Ivan Basso, Giovanni Battaglin e Francesco Moser che sono stati i vincitori del Giro quando l’arrivo è stato posto a Verona.

            Un momento speciale in cui sono state presentate le tappe venete: la Valdaora / Olang – Santa Maria di Sala (Venezia) di giovedì 30 maggio;  la Treviso – San Martino di Castrozza del 31 maggio e  le due tappe che chiuderanno il 102esimo Giro d’Italia: la Feltre – Croce d’Aune-Monte Avena (partenza e arrivo nella provincia di Belluno) di sabato 1 giugno e la cronometro individuale a Verona con finale all’interno dell’Arena di Verona dove verrà incoronato il vincitore della Corsa Rosa il 2 giugno. 

            “Non perdetevi le tappe venete perché crediamo che in questa regione si giocherà il Giro, in particolare nell’ultima per scalatori. Il Veneto sarà il giudice ultimo della 102esima edizione con l’arrivo per velocisti a Santa Maria di Sala e la ripartenza il giorno seguente da Treviso. Ma saranno le ultime due frazioni della corsa ad incoronare il vincitore, colui che alzerà al cielo il Trofeo senza Fine. La Feltre – Croce d’Aune-Monte Avena sarà l’ultimo appello per gli scalatori”  ha commentato Vegni che poi ha voluto precisare:  “La 20.tappa è un omaggio del Giro d’Italia ai 25 anni della granfondo Sportful Dolomiti Race di Feltre”. Poi il direttore del Giro ha ricordato che proprio a Corce d’Aune c’è un monumento che ricorda Tullio Campagnolo che proprio sul passo ebbe l’intuizione che cambiò la storia del ciclismo.

             “La tappa è anche un modo di omaggiare un partner importante del Giro – ha aggiunto il direttore Vegni – volevamo ringraziare la famiglia Cremonese e la loro azienda che è cosi vicina al Giro”. 

Tanto vicina che l’azienda feltrina ha voluto creare una speciale maglia commemorativa proprio dedicata alla tappa che forse scriverà la storia della 102 edizione della Corsa più amata dagli italiani. “E’ una maglia in cui abbiamo pensato di riportare tutti gli elementi che caratterizzano questa tappa – ha spiegato Cremonese – c’è il lupo de Manghen che è il simbolo della granfondo, c’è la colonna con il leone alato che troneggia in Piazza Maggiore e si intravvede anche il castello di Alboino. C’è l’arancione che oltre che essere il colore della granfondo è anche l’identificativo della nostra azienda. Il nostro modo di celebrare questo 102 Giro”.

            Assieme alla maglia della tappa bellunese è stata presentata anche quella dedicata all’arrivo di Verona con i colori che la rappresentano, blu e giallo, e le volte dell’arena stilizzate.

            A battezzare le maglie tre campioni che hanno scritto la storia del ciclismo: Basso, Battaglin e Moser, tutti e tre trionfanti in maglia rosa a Verona. Un momento per ricordare le loro imprese e i loro arrivi, con la chicca di Battaglin che ha ricordato della sua vittoria al Giro arrivata appena dopo quella della Vuelta, una cosa che mai avrebbe pensato. 

 

la maglia dedicata alla 20. tappa del Giro d’Italia.