Se dite ad un amico “Quasi quasi mi iscrivo alla Sportful Dolomiti Race“, quasi sicuramente il vostro amico strabuzzerà gli occhi e vi risponderà “ma sei matto? guarda che è durissima!”

Beh, se dicessimo che la granfondo Sportful Dolomiti Race è una passeggiata, non saremmo molto onesti. In effetti quella di Feltre non è come tutte le altre granfondo. Non la improvvisi. Non ti inventi il giorno prima della granfondo di iscriverti perché i tuoi amici ti hanno detto che la facevano e ormai li segui e la fai anche tu.

Chi viene a Feltre (e già questo per qualcuno è un’impresa) porta con sé non solo la sua bicicletta ma anche mesi di allenamenti in vista della granfondo. Allenamenti. Uscite lunghe per fare distanza. Uscite brevi ma con salite impegnative per preparare la gamba. Qualche granfondo per imparare a stare in mezzo al gruppo e fare distanza. Magari qualche rinuncia a tavola, perché si sa che in salita qualche kg in meno aiuta molto. Qualche sacrificio di tempo in famiglia o con gli amici, perché l’obiettivo è nel mirino e il sapore della vittoria è tanto più buono se non si ottiene facilmente ma dietro c’è tanto lavoro.

Poi arriva quel giorno. Arrivi a Feltre, vieni a ritirare il pacco gara, fai un giro al villaggio commerciale, magari incontri qualche campione, scherzi, ti fai una foto con lui, lo guardi con ammirazione. Guardi gli altri per capire cosa faranno l’indomani. Ceni con qualche amico, vai a letto presto perchè la sveglia è all’alba. 

Il mattino è il momento che hai tanto atteso. Ti prepari ed esci in bici, controlli di aver preso tutto ma non devi preoccuparti troppo perchè alla Sportful Dolomiti Race non ti lasciamo solo. In partenza il meccanico è pronto ad aiutarti se hai un problema dell’ultimo momento. Lungo strada il personale medico è come avere degli angeli custodi che ti seguono in caso di necessità. Nei ristori i sorrisi non mancano. Mentre pedali non sei mai solo e ti rendi conto che alla fine la fatica è più leggera se le Dolomiti Bellunesi che ti circondano sono talmente belle da farti dimenticare il fiatone che ti accompagna. Poi c’è la musica. Il caffè sul passo. I ragazzi che ballano.

La Sportful Dolomiti Race è un’impresa. Ma anche un’avventura. Bisogna volerla. Sognare di farla e di tagliare il traguardo di Piazza Maggiore dopo quei tremendi ultimi 450 metri di pavé…in salita.

Ma poi quando arrivi, chi sa spiegare il nodo alla gola che blocca qualsiasi parola? Le lacrime di emozione che salgono agli occhi fino ad annebbiarti la vista.

 

Chi riesce a spiegare a chi non l’ha mai provato, cosa vuol dire poter dire “ce l’ho fatta! ho tagliato il traguardo della Sportful Dolomiti Race!”.

Nessuno. A meno che non l’abbia fatto.

Questa è la Sportful Dolomiti Race. Un’emozione unica.

Questo è quello che ci differenzia dalle altre granfondo.

Non è un caso che il traguardo della Sportful Dolomiti Race sia nel cuore di Feltre, nel suo punto più bello: il centro storico con i suoi palazzi cinquecenteschi. L’arco di arrivo è proprio nel punto in cui si apre in tutta la sua bellezza e maestosità Piazza Maggiore, un autentico teatro all’aperto, la cornice ideale per suggellare la conclusione di un’impresa cosi importante per tutti i partecipanti alla granfondo di Feltre, dal più veloce al più lento, quello che arriverà in cima dopo 12 ore e mezza di bicicletta.  E ad accogliere l’ultimo ci sarà tutto il comitato organizzatore, i titolari dell’azienda Sportful con la leggendaria Maglia Nera oltre a tutti i volontari del servizio scopa della granfondo.

Ecco. Per noi la Sportful Dolomiti Race è tutto questo. E la storia di ogni partecipante la rende ancora più speciale.