“Se ci sarà una sentenza di squalifica gli chiederemo i danni, come prevede il Regolamento”

E’ di poche ore fa la pubblicazione nel sito della Nado Italia (agenzia nazionale antidoping) della notizia della positività del vicentino Enrico Zen (team Mobilzen) vincitore della 25 Sportful Dolomiti Race dello scorso 16 giugno. Al termine della gara erano stati sottoposti a controllo alcuni atleti, tra cui Zen. Oggi l’annuncio: “La Prima Sezione del TNA, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare il sig. Enrico Zen (tesserato ASI- Ciclismo) riscontrato positivo alle sostanze Triamcinolone acetonide e suo metabolita – Catina a seguito di un controllo disposto da NADO Italia al termine della gara ciclistica “Gran Fondo Sportful Dolomiti Race” svoltasi a Feltre il 16 giugno 2019”.

Sono molto amareggiato – commenta Ivan PIOL, presidente del comitato organizzatore della granfondo di Feltre – aspettiamo le controanalisi e la sentenza e poi prenderemo i provvedimenti del caso. La sua vittoria, nel frattempo, è sub judice finché Il TNA (tribunale antidoping – ndr) non avrà fatto chiarezza. Certo è che, se dovesse essere squalificato, dovrà fare i conti con il nostro regolamento che prevede, nel comma dedicato al requisito Etico, che in caso di positività l’atleta debba corrispondere a titolo di risarcimento del grave danno arrecato all’immagine dell’evento 50.000€. Una somma che, sempre da regolamento, sarà devoluta a favore della pratica sportiva giovanile. Vorrà dire che, se la sospensione verrà trasformata in squalifica, potremo comprare finalmente un pulmino nuovo ai giovanissimi della nostra scuola di mountain bike”. 

La granfondo di Feltre, infatti, ha un precedente che aveva fatto scuola e aveva convinto il comitato a modificare le norme di gara. Nel 2010 a Michele Maccanti venne tolta la vittoria per una squalifica per doping. “Da quell’anno noi e le più importanti granfondo italiane come la Maratona dles Dolomites e la Nove Colli, di comune accordo e come deterrente, inserimmo la clausola etica che prevedeva il risarcimento danni in caso di positività” spiega Piol .

La prima applicazione della norma risale al maggio scorso, quando un controllo Nado ha rivelato la positività del secondo classificato della Nove Colli. 

La Nove Colli ha appena avanzato la richiesta di danni all’atleta – spiega Piol – Cosa che faremo anche noi in caso la sospensione si trasformi in squalifica per doping. Sono amareggiato ma anche contento che Ministero, Nado, Coni e Nas abbiano ripreso a fare i controlli che un’organizzazione non può permettersi e non ha l’autorità di fare. Questo ci consentirà di tenere lontani dalle nostre granfondo i più esasperati, dando spazio a coloro che amano questo sport e che sono l’obiettivo degli sforzi del comitato e dei 1300 volontari che ci aiutano ogni anno. All’edizione 

2019 hanno partecipato 4.700 ciclisti provenienti da tutto il mondo. Il nostro obiettivo è far conoscere i nostri bellissimi territori a queste migliaia di persone e far vivere loro una giornata di sport da ricordare e portare nel cuore.  Non a caso le nostre attenzioni maggiori sono per la cosiddetta pancia del gruppo e per la coda. Venite in piazza Maggiore nelle ultime due ore di granfondo. Si respira aria di festa e di sport. Chi vince porta a casa una coppa e una medaglia, quest’ultima va a tutti i partecipanti. Niente soldi. Certo c’è il prestigio. Ma i premi li teniamo per le società, per gli ultimi cui diamo una maglia speciale e dedichiamo le maggiori attenzioni”.

Dal Regolamento della Sportful Dolomiti Race 2019 (approvato dalla FCI), paragrafo “Requisito Etico”, ultimo comma:

In caso di positività ai controlli antidoping effettuati alla Sportful Dolomiti Race, ovvero di positività accertata nei 6 (sei) mesi successivi la Granfondo il concorrente è tenuto a corrispondere al Comitato Organizzatore, a titolo di risarcimento del grave danno arrecato all’immagine dell’evento, la somma di € 50.000,00 (euro cinquantamila/00). Ove appartenente ad una associazione sportiva, quest’ultima sarà solidalmente obbligata al pagamento di tale sanzione. La somma sarà devoluta a favore della pratica sportiva giovanile.